QUESTA È PUBLIC HISTORY? I MEME E LA STORIA

Sul numero 12 marzo 2019 di Novecento.org un articolo in cui, insieme a  e Matteo Di Legge ci interroghiamo sull’utilizzo dei meme nel racconto della storia.

ABSTRACT

Come è noto, Internet è popolato da una gran numero di fenomeni. Alcuni di loro appartengono alle sottoculture, altri (magari nati proprio tra queste sottoculture) diventano mainstream, diffondendosi da una comunità online a un’altra e acquisendo nuovi significati e funzioni. Da questo punto di vista, i meme ne rappresentano uno degli esempi più visibili e rilevanti, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. Si tratta di un prodotto culturale complesso, generato dall’unione fra più unità semantiche, tipicamente una o più immagini accompagnate da didascalia. L’approdo sui social network ha fatto sì che i meme abbracciassero una serie assai vasta di tematiche, tra cui anche la storia: come negli altri casi, l’accostamento di immagini o scritte appartenenti alla cultura “pop” a contenuti storici provoca nella maggior parte dei casi la risata. Alcuni di questi riescono addirittura a riassumere – seppur in maniera semplificata – questioni storiche anche molto complesse. L’articolo riflette se ciò sia sufficiente a determinare se i meme siano o meno strumenti utili per parlare di storia con un pubblico che ha dimestichezza coi linguaggi del web.

Leggi l’articolo: http://www.novecento.org/uso-pubblico-della-storia/questa-e-public-history-i-meme-e-la-storia-3609/

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