15 novembre, a Pomeriggio QUI si parla del genere “Fantasy”

Martedì 15 novembre, in diretta alle ore 15,00 su QUI TV (e in replica alle 17 sul canale 199 e poi all’una di notte sull’89 e il giorno dopo alle 15 ancora sull’89, infine trasmessa su you tube) parteciperò assieme a Simone Covili si XOMEGAP ed Eliselle a Pomeriggio Qui, la trasmissione condotta da Maria Cristina Martinelli. L’argomento sarà il Fantasy, dopo la bella serata trascorsa venerdì 11 alla Libreria Mondadori di Sassuolo “aspettando l’uscita dell’ultimo romanzo di Licia Troisi, i Regni di Nashira.

Come detto si parlerà del Fantasy, genere nato nell’ottocento come evoluzione del neogotico, corrente filosofica che si opponeva alla rivoluzione industriale vagheggiando una  società medievale corporativa come risposta “a misura d’uomo” rispetto al caos modernista in cui l’uomo cade succube della macchina, ispirato dal filosofo John Ruskin.

Rispetto ai poemi epici arcaici e ai poemi cavallereschi medievali e rinascimentali, Il moderno genere fantasy richiede una realtà diversa, o un mondo fantasy separato dal nostro, o un lato fantasy nascosto del nostro mondo. In più, le regole, geografia, la storia, ecc. di questo mondo tendono ad essere definiti, anche se non sono descritti interamente. Le storie fantastiche tradizionali hanno luogo nel nostro mondo, spesso nel passato o lontano nel tempo in posti sconosciuti. Raramente viene descritto il posto o il tempo con precisione, spesso viene detto semplicemente che è accaduto “tanto tempo fa e lontano.” (Uno moderno, razionalizzato analogo a queste storie può essere trovato nelle storie di Lost World del XIX e XX secolo.)

La seconda differenza è che il soprannaturale nel fantasy è per un motivo fittizio. Nelle storie tradizionali il grado con cui l’autore considerava il soprannaturale reale può abbracciare lo spettro da leggende prese come realtà a miti capiti come descrivere in termini comprensibili una realtà più complicata, più tardi, opere letterarie intenzionalmente fittizie.

Infine, i mondi fantastici del fantasy moderno sono creati da un autore o un gruppo di autori, che spesso usano elementi tradizionali, ma di solito sono organizzati in una trama originale e con un’interpretazione individuale. Le storie tradizionali con elementi fantasy usavano miti familiari e folclore, e qualsiasi differenza dalla tradizione era considerata una variazione su un tema; mai si voleva che le storie tradizionali fossero separate dal folclore soprannaturale locale. Le transizioni tra i modi tradizionali e moderni del fantastico sono evidenti nei primi romanzi gotici, nelle storie di fantasmi di moda nel XIX secolo, e nella letteratura romantica, tutti tipologie narrative che usavano motivi fantastici estesamente tradizionali, ma li sottomettevano ai concetti degli autori.

Dalla letteratura il fantasy si è presto esteso agli altri mass media, anzitutto il cinema, i giochi di ruolo, quindi i fumetti, i librogame, la televisione, la radio ed i videogiochi. Nelle arti figurative è rappresentata soprattutto dall’illustrazione fantasy legata al mercato editoriale.

Quale genere, il fantasy viene di volta in volta associato o contrapposto agli altri sottogeneri della letteratura fantastica, ossia fantascienza e horror. Vari scrittori e critici anglosassoni preferiscono usare il termine cumulativo di speculative fiction (narrativa speculativa) a causa della sempre più frequente contaminazione tra i generi.

Nel corso della serata si è parlato di mostri sacri come J.R. R. Tolkien , vera pietra miliare della storia del genere con Lo Hobbit (1936) e Il Signore degli Anelli (1954-1955) e del suo “rivale” C. S. Lewis autore delle cronache di Narnia, come Ursula Kroeber Le Guin, prima donna a vincere il premio Hugo, autrice di fantascienza e di Fantasy con il ciclo di Earthsea, Marion Zimmer Bradley e Terry Brooks, sino ai più recenti Martin, Licia Troisi, Anne Rice. Si è discusso dei confini di un genere certo ampio, parlando di Stephen King e della sua saga della Torre Nera e di Neil Gaiman.

La serata si è poi concentrata sul Fantasy italiano e sui problemi dell’editoria non solo emergente, grazie anche alla presenza di Edizioni Domino, editrice piacentina specializzata proprio in Fantasy, che pubblicherà Finisterra, a partire dall’anno prossimo. Un dibattito interessante che ha visto la partecipazione, oltre che degli autori di XOMEGAP, di Alessio Gallerani e Fabrizio Valenza, Francesca Poggioli, Federica Pini. Graditissima la presenza di Cecilia Randal, una delle di punta del fantasy italiano.

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