“Dove vai, Nando?”. Domandò Anita, preoccupata.
“Vado in cerca di reduci”. Rispose lui.
Anita restò ferma in cima alle scale, col rumore sordo della porta che le artigliava le orecchie.
Non riusciva più a riposare da quando Nando era tornato, due mesi prima. Si rigirava nel letto per tutta la notte e riusciva a prendere sonno solo quando lui, il volto scavato e gli occhi incavati nelle orbite, con il bianco troppo esteso rispetto all’iride, rientrava, sdraiandosi al suo fianco. Allora Anita, venticinque anni dei quali gli ultimi cinque passati ad attendere il suo uomo, restava supina, rigida, a guardare un soffitto divenuto improvvisamente straniero, nonostante fosse quello della casa dove aveva sempre abitato.
La sua mente vagava indietro nel tempo.
Leggi il seguito del racconto su Presenze di Spirito, l’antologia pubblicata dall’Associazione I Semi Neri, edita da Damster, in anteprima a LibriaMo (26-27 novembre a Modena).