Martedì 10 dicembre alle ore 20,00 sarò ospite del Tennis Club Modena di Viale Monte Kosica, 59 per parlare del Duca Passerino, della Secchia Rapita, dei Guelfi e dei Ghibellini
Telefono: 059 211372
Martedì 10 dicembre alle ore 20,00 sarò ospite del Tennis Club Modena di Viale Monte Kosica, 59 per parlare del Duca Passerino, della Secchia Rapita, dei Guelfi e dei Ghibellini
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Insieme all’Associazione I SEMI NERI parteciperò al Festival “Modena Smart Life 2019” (www.modenasmartlife.it) che si svolge a Modena il 27-29 settembre, sul tema “Intelligenza Artificiale e fantascienza”. L’appuntamento è domenica 29 settembre alle ore 11,00 presso il Teatro della Fondazione San Carlo .
Esplorerò il rapporto tra narrativa di fantascienza e Intelligenza Artificiale che è stata sia un espediente narrativo, sia uno strumento per realizzare una critica sociale del futuro e, tramite questa, della società in cui il romanzo viene scritto. Insieme a me, Matteo Di Legge di Pop History esplorerà il tema nell’ambito dei film e delle serie televisive.
Sono stato coinvolto dagli amici Chiara Asti e Mirco Carrattieri – entrambi usciti come me dal Master in Public History di Modena e soci di POP HISTORY – nella scrittura del volume “Mettere in Gioco il Passato“, primo volume della nuova collana di Unicopli dedicata alla Public History. Al progetto partecipa, sempre per POP HISTORY anche Matteo di Legge.
Insieme a noi tanti storici, esperti di didattica ludica, appassionati di giochi e public historian che hanno unito le loro competenze per esplorare le potenzialità dei giochi storici, nei quali il giocatore svolge, forse inconsapevolmente, il doppio ruolo di produttore e consumatore di conoscenza storica.
L’anteprima del nuovo volume è prevista, neanche a dirlo, venerdì 5 aprile alle 17,30 nell’ambito di PLAY, la fiera del gioco di Modena in Sala Dossena (Sala 40)
I curatori e gli autori dialogheranno con il pubblico, confrontandosi sul ruolo culturale del gioco.
Domenica 7 aprile 2019 nella splendida cornice della Sagrestia Fiorita del Monastero di San Pietro Apostolo a Modena (Via San Pietro, 7 41121), dalle 15.30 alle 17.00 prenderò parte alla conversazione dal titolo “Correndo tra i secoli tra malanni e miracoli: Geminiano e Omobono, santi protettori della vita e della salute”. Condurrà Daniela Ori (Servizio Promozione della Città e Turismo del Comune di Modena).
L’iniziativa rientra tra gli eventi della Domenica Ecologica del 7 aprile 2019, che coincide con la Giornata Mondiale della Salute OMS ed è organizzata dal Comune di Modena e dall’Ufficio Multicentro Ambiente e Salute (MUSA), in collaborazione con Associazioni culturali della città, tra cui Terra e Identità
Giovedì 21 marzo sono ospite della Proloco di Castelfranco Emilia per parlare del Duca Passerino che sul confine tra Modena e Bologna ha costruito la sua fortuna e la sua rovina.
L’appuntamento è alle 21, nella sala della Proloco in Piazza Garibaldi.
Vi aspetto.
Sul numero 12 marzo 2019 di Novecento.org un articolo in cui, insieme a Igor Pizzirusso, Gabriele Sorrentino, Iara Meloni, Francesco Mantovani e Matteo Di Legge ci interroghiamo sull’utilizzo dei meme nel racconto della storia.
Come è noto, Internet è popolato da una gran numero di fenomeni. Alcuni di loro appartengono alle sottoculture, altri (magari nati proprio tra queste sottoculture) diventano mainstream, diffondendosi da una comunità online a un’altra e acquisendo nuovi significati e funzioni. Da questo punto di vista, i meme ne rappresentano uno degli esempi più visibili e rilevanti, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. Si tratta di un prodotto culturale complesso, generato dall’unione fra più unità semantiche, tipicamente una o più immagini accompagnate da didascalia. L’approdo sui social network ha fatto sì che i meme abbracciassero una serie assai vasta di tematiche, tra cui anche la storia: come negli altri casi, l’accostamento di immagini o scritte appartenenti alla cultura “pop” a contenuti storici provoca nella maggior parte dei casi la risata. Alcuni di questi riescono addirittura a riassumere – seppur in maniera semplificata – questioni storiche anche molto complesse. L’articolo riflette se ciò sia sufficiente a determinare se i meme siano o meno strumenti utili per parlare di storia con un pubblico che ha dimestichezza coi linguaggi del web.
Leggi l’articolo: http://www.novecento.org/uso-pubblico-della-storia/questa-e-public-history-i-meme-e-la-storia-3609/
Ci sono anche io, con i miei “soci” di POP HISTORY, tra gli abstract della Seconda conferenza italiana di PH di Pisa (2018) appena pubblicati in un volume in formato elettronico.
Qui la versione epub del Book of abstracts (in italiano).
A breve saranno rese disponibile la versione in pdf in italiano e le versioni epub e pdf in inglese.
Il formato .epub è uno standard libero e aperto; per leggerlo sul proprio personal computer o su altri dispositivi è possibile utilizzare diversi programmi dedicati, molti dei quali gratuiti. Segnaliamo in particolare Adobe Digital Editions per Windows e per Mac, Calibre per Windows, Mac e Linux.
Il programma Calibre è scaricabile all’indirizzo https://calibre-ebook.com/download.
In particolare, alle pagine 299-355 dell’ePub trovate l’abstract del panel di POP HISTORY, “La Storia al tempo dei meme. Una sfida per la Public History tra potenzialità divulgative e rischi di semplificazione”, coordinata da Francesco Mantovani e che, oltre a me, contava Iara Meloni, Matteo di Legge e Igor Pizzirusso.
A pagina 904, invece, c’è il link alla mia intervista, sullo stesso argomento, rilasciata a Leonardo Campus per RAI STORIA.
Il volume va citato in questo modo: AIPH 2018 – Book of Abstract. Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History (Pisa – 11-15 giugno 2018), a cura di Enrica Salvatori e Chiara Privitera, AIPH-Laboratorio di Cultura Digitale 2019, ISBN 9788894410891
Dopo la bellissima esperienza di Ravenna 2017 sono tornato sul luogo del delitto, cioè ho partecipato nuovamente con gli amici di POPHISTORY alla II conferenza dell’AIPH – Associazione Italiana di Public History che, quest’anno si intitolava “Metti la storia al lavoro” e si è tenuta a Pisa dall’11 al 15 giugno.
Ho potuto rimanere poco, da martedì 12 pomeriggio a mercoledì 13 ma nonostante la toccata e fuga è stata una bellissima esperienza.
Bellissima la prolusione di Andrea Giardina nella magica cornice della sala Azzurra della Scuola Normale.
Il panel (AIPH33) a cui ho partecipato è stato all’alba (le 8,30…) di mercoledì 13 giugno e si intitolava La Storia al tempo dei meme. Una sfida per la Public History tra potenzialità divulgative e rischi di semplificazione.
A partire dal coordinamento di Francesco Mantovani, il nostro panel era tutto targato PopHistory, in collaborazione con l’Istituto Ferruccio Parri. Il mio intervento si intitolava: É possibile raccontare Roma e il Medioevo attraverso i meme? Potenzialità e problematiche. Gli altri interventi sono stati di Matteo Di Legge, Battlefields of meme – La storia militare tra meme e rap battle, Igor Pizzirusso, Meme Frego? La semplificazione – non sempre ironica – dei grandi totalitarismi del Novecento, Iara Meloni, La Prima Repubblica non si scorda mai. Dal “socialismo gaudente” allo scandalo di Tangentopoli attraverso i meme.
Considerando l’orario, il pubblico è stato numeroso e partecipativo. Una bella soddisfazione.
Verso le 15,00 è stata poi la volta di uno Speednetworking sul tema giornalismo storico. Esperienza nuova, si tratta di una conversazione face to face con un partecipante al convegno che si è iscritto precedentemente. Io ho avuto quattro iscrizioni. E’ stato molto affascinante confrontarsi con quattro diverse sensibilità e percorsi sul tema del giornalismo e della narrativa storica.
Insomma. Una bellissima esperienza.
Gabriele.